Untitled Art 2024

4 - 8 Dicembre 2024 
Giorgio Griffa, Zé Tepedino e Alan Bee
 
La proposta di ABC-ARTE per Untitled Art 2024 riunisce le opere di Giorgio Griffa, Zé Tepedino e Alan Bee, tre artisti le cui pratiche esplorano profondamente l'essenza della materialità e il passaggio del tempo, offrendo agli spettatori un viaggio contemplativo attraverso i loro unici linguaggi artistici.
 
Giorgio Griffa, figura di spicco del movimento Arte Povera, riduce l'atto del dipingere ai suoi gesti più elementari. Le sue tele, spesso lasciate non tese e non preparate, catturano la bellezza grezza e non raffinata dei materiali stessi. L'approccio minimalista di Griffa, con le sue linee delicate e le sue sottili palette di colori, invita gli spettatori ad apprezzare il ritmo e il processo della creazione. Ogni segno è una testimonianza del momento della sua realizzazione, sottolineando la natura transitoria del tempo all'interno della permanenza della pittura. Il suo lavoro incoraggia una riflessione meditativa sulle infinite possibilità all'interno dei confini finiti della tela.
 
Zé Tepedino, un giovane artista brasiliano, attinge profondamente dalle sue tradizioni native e dall'ambiente vibrante di Rio de Janeiro. La sua pratica implica la trasformazione poetica dei materiali quotidiani in affermazioni profonde sull'identità e il luogo. Il colore blu è prominente nel lavoro di Tepedino, simboleggiando sia l'immensità del cielo che la profondità dell'oceano, incarnando un senso di esplorazione infinita. Attraverso tecniche che vanno dal cucito alla pittura, Tepedino crea composizioni che dissolvono i confini tra l'urbano e il naturale, il geometrico e l'organico. La sua arte invita gli spettatori a trovare bellezza nell'ignorato e nell'effimero, offrendo nuove prospettive su paesaggi familiari.
 
Alan Bee, un artista enigmatico con una profonda passione per la pittura e le api, ha creato opere che esplorano natura, uguaglianza di genere e comunità. La sua serie degli anni '90 "Freedom" mette in evidenza questi temi, utilizzando la vita sociale ordinata delle api come metafora. Influenzato da Joseph Beuys e da pittori tedeschi come Emil Schumacher, l'arte di Bee si concentra su colore e griglie modulari esagonali. I suoi viaggi in America Centrale a metà degli anni '90, soprattutto in Messico, hanno arricchito il suo lavoro con creazioni vivaci e incentrate sulla natura, che promuovono la protezione ambientale e l'equità sociale. Attraverso materiali come miele e fibre naturali, le creazioni di Bee simboleggiano la fragilità e la resilienza sia della natura che delle relazioni umane, fondendo le sue radici europee con il ricco arazzo culturale del Messico.
 
Insieme, le opere di Griffa, Tepedino e Bee formano un dialogo ricco sulla natura della creazione e della percezione. Le linee astratte di Griffa, le esplorazioni tattili di Tepedino e le forme organiche di Bee trascendono i loro mezzi per evocare riflessioni più profonde sull'esistenza. Il loro comune accento sul processo e sulla materialità evidenzia una filosofia che valorizza il viaggio della creazione tanto quanto l'opera finale. Questo progetto è un invito a impegnarsi profondamente con gli elementi fondamentali dell'arte. Attraverso le opere di Giorgio Griffa, Zé Tepedino e Alan Bee, gli spettatori sono incoraggiati a guardare oltre la superficie e ad apprezzare i momenti di creazione catturati in ogni pezzo.