-
De-rive
Segno e scultura dal 1950 al 2014. Arnaldo Pomodoro 17 Aprile - 14 Giugno 2025 GenovaL’idea all’origine della mostra è stata quella di indagare le tensioni plastiche e visive che dal muro, dalla parete simbolica delle tavole, tende verso l’espansione e l’esplorazione dello spazio. Dalla bidimensionalità appena incrinata nei primi rilievi a parete, con uno sguardo ai disegni-studi, si passa ai grandi fregi e alle solide grandi tavole polimateriche: veri e propri complessi plastici murali.Maggiori informazioni
Le dimensioni sempre più vaste dei rilievi, che si confrontano inevitabilmente con l’architettura classica arcaica, vengono ribaltate nello spazio da pochi corpi scultorei a tutto tondo, selezionati appositamente per la loro forza comunicativa di segnali che attraversano obliquamente lo spazio: cunei, frecce, scudi, astrolabi.
In questa progressiva conquista dello spazio-ambiente e nell’affermazione significante del segno, emerge, in tutta la sua sfera di significati, l’osso di seppia, inteso nella duplice accezione di materiale plastico primordiale e reperto sub-fossile simbolico. Il titolo della mostra, De-Rive, gioca appunto con i riferimenti poetici e letterari alle rive dei mari, con le forme cangianti e le continue sovrapposizioni di segni e ombre sulla sabbia bagnata, di cui l’osso di seppia è in qualche modo estensione che si dona all’uomo incisore.
Tra gli altri aspetti indagati nella mostra, che coinvolgono in una lettura critica Sharon Hecker (Storica dell’arte e curatrice, esperta internazionale di tecniche scultoree), il nomadismo di Pomodoro attraverso tecniche e materiali plastici differenti, portati a dialogare fra loro sulla base del comune linguaggio segnico e scultoreo.
In occasione della mostra sarà realizzata una pubblicazione bilingue, ABC-ARTE edizioni, con testi autoriali e con un ricco apparato documentale selezionato in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro. -
De-rive
Segno e scultura dal 1950 al 2014. Arnaldo Pomodoro 27 Marzo - 24 Maggio 2025 MilanoL’idea all’origine della mostra è stata quella di indagare le tensioni plastiche e visive che dal muro, dalla parete simbolica delle tavole, tende verso l’espansione e l’esplorazione dello spazio. Dalla bidimensionalità appena incrinata nei primi rilievi a parete, con uno sguardo ai disegni-studi, si passa ai grandi fregi e alle solide grandi tavole polimateriche: veri e propri complessi plastici murali.Maggiori informazioni
Le dimensioni sempre più vaste dei rilievi, che si confrontano inevitabilmente con l’architettura classica arcaica, vengono ribaltate nello spazio da pochi corpi scultorei a tutto tondo, selezionati appositamente per la loro forza comunicativa di segnali che attraversano obliquamente lo spazio: cunei, frecce, scudi, astrolabi.
In questa progressiva conquista dello spazio-ambiente e nell’affermazione significante del segno, emerge, in tutta la sua sfera di significati, l’osso di seppia, inteso nella duplice accezione di materiale plastico primordiale e reperto sub-fossile simbolico. Il titolo della mostra, De-Rive, gioca appunto con i riferimenti poetici e letterari alle rive dei mari, con le forme cangianti e le continue sovrapposizioni di segni e ombre sulla sabbia bagnata, di cui l’osso di seppia è in qualche modo estensione che si dona all’uomo incisore.
Tra gli altri aspetti indagati nella mostra, che coinvolgono in una lettura critica Sharon Hecker (Storica dell’arte e curatrice, esperta internazionale di tecniche scultoree), il nomadismo di Pomodoro attraverso tecniche e materiali plastici differenti, portati a dialogare fra loro sulla base del comune linguaggio segnico e scultoreo.
In occasione della mostra sarà realizzata una pubblicazione bilingue, ABC-ARTE edizioni, con testi autoriali e con un ricco apparato documentale selezionato in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro. -
Arnaldo Pomodoro. To scratch, draw, write
mostra personale di Arnaldo Pomodoro, a cura di Flaminio Gualdoni 20 Maggio - 14 Ottobre 2021Arnaldo pomodoro. To scratch, draw, write. a cura di Flaminio Gualdoni con testi critici di Michele Robecchi e Federico Giani. La mostra è realizzata in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro e il patrocinio del Comune di Genova, presenta una trentina di importanti sculture datate dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi, ricostruendo la lunga appassionante avventura dell’artista con il tracciare segni indecifrabili che si fanno protagonisti della superficie e della forma.Maggiori informazioni -
MAKE IT NEW ! Tomas Rajlich e l'arte astratta in Italia
Retrospettiva di Tomas Rajlich al Museo di Arte Contemporanea Villa Croce di Genova 4 Maggio - 22 Agosto 2021Retrospettiva di Tomas Rajlich in dialogo con alcune opere chiave dei maestri dell’astrattismo italiano : Getulio Alviani, Rodolfo Aricò, Agostino Bonalumi, Enzo Cacciola, Antonio Calderara, Nicola Carrino, Gianni Colombo, Pietro Consagra, Dadamaino, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Riccardo Guarneri, Paolo Icaro, Osvaldo Licini, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Bruno Munari, Martino Oberto, Claudio Olivieri, Arnaldo Pomodoro, Mauro Reggiani, Antonio Scaccabarozzi, Paolo Scheggi, Turi Simeti, Atanasio Soldati, Giuseppe Uncini, Nanni Valentini, Claudio Verna, Gianfranco Zappettini .Maggiori informazioni