Nanni Valentini
5 1/2 x 7 1/2 x 1 5/8 in
Mostre
Exhibited at Milano, galleria Il Mercato del Sale, 1983Exhibited at Lissone, Spazio palomar/ Ggruppo Koinè, 2010
Exhibited at Pesaro, galleria Cà Pesaro, 2014
Literature
"Questo lavoro, Il volto di Endimione e i 28 volti di Selene , nasce da alcuni disegni e progetti eseguiti prima
di abbandonare per dieci anni l’attività.
Spero che sia il desiderio di ripartire da dove, per tante vicissitudini, avevo lasciato, che mi ha fatto
riprendere queste immagini.
I contenuti di questi disegni e progetti erano comuni ad altri amici. Infatti facemmo una mostra intitolata
Una scelta nel 1963. Questa era (per me lo è ancora) nata dalla convinzione che, per non farsi esiliare
da un’angoscia senza volto, intrappolare da un plasticismo informe ed edonistico, suggestionare da
un’avanguardia vuota e accattivata, bisognava trovare o ritrovare quei segni, quelle parole più prossime a
noi non per interpretarle ma per interrogare i loro luoghi, per ascoltare le loro contiguità.
Senza rinnegare i segni che ci avevano formato, volevamo costruire immagini che non evitassero quella
distanza che una cultura, rimuovendo l’indifferenza, andava creando. Volevamo affrontare l’angoscia non
per parlarne ma per strappare ad essa altri segni da aggiungere a quelli in cui ci eravamo riconosciuti.
Era una posizione diversa a quanti, drammaticamente ed “eroicamente”, si facevano ingoiare, o a quanti,
con l’astuzia degli specchi divini, credevano di poterla possedere conoscendone i limiti.
Ho scelto questa allegoria che parla della notte con le sue ambivanlenze, dove le maschere, diventando
sagome, non possono, pur tentando, creare volti, così come le immagini si confondono fra le loro ombre
e gli oggetti convocano lo sguardo per evocare fantasmi. Di notte ci si sente meno stranieri nella propria
terra."