È dai primi anni Ottanta che frequento il lavoro silenzioso e digrignante di Paolo Iacchetti (Milano 1953), quel suo operare lucido sino alla scarnificazione del colore per ritrovarvi luce e spazio. 

Del retaggio storico da cui nasce egli ha ereditato soprattutto il valore etico della ricerca, di una inattualità delibata, e il senso confidente del trascorrere tutte le sue ore nel silenzio luminoso del suo atelier, sempre lo stesso da tutta la vita. Non per replicare rituali, ma perché una storia d’amore vera è proprio così. Paolo Iacchetti ha insegnato alla Scuola Politecnica di Design di Milano ed ora alla Università Cattolica di Milano. Le sue opere sono presenti al Museo del Novecento ed al Museo della Permanente di Milano, oltre che in collezioni internazionali quali la Gratianus Stiftung di Reutlingen e la collezione Ciba di Basel.