Da Milano: qualche consiglio sulle cose da non perdere a Miart 2025

Prime impressioni dopo una visita “a volo di rondine” alla fiera Miart: tante immagini per dare al visitatore qualche consiglio su stand che meritano una sosta
Massimo Mattioli, Artslife, April 4, 2025

La prima giornata di una fiera d’arte è sempre dispersiva, fra saluti, incontri più o meno casuali, visite mirate a situazioni di particolare interesse. Difficile dunque dire qualcosa sulla rassegna in generale, prima di riuscire a “entrare” con spirito critico nel taglio scelto e nelle opzioni dei singoli espositori. Più facile quindi affidarsi alla “pelle”, e segnalare stand che a primo impatto colpiscono per qualche motivazione particolare. E documentarli con immagini, così che il lettore possa farsi una prima idea di alcune cose che incontrerà a Miart.

 

Robilant + Voena, Miart 2025

 

Non possiamo iniziare se non consigliando di soffermarsi allo stand della Galleria Giampaolo Abbondio, che opta per una elegantissima mostra monografica della grande Nan Goldin, che non sfigurerebbe affatto in qualsiasi museo. Immancabile un passaggio al booth Robilant + Voena, e non perché – ci si perdoni il particolarismo – espone l’ultimo dipinto del fondatore e mentore di ArtsLife Paolo Manazza, ma perché delizia i sensi dell’osservatore con una selezione DOC, da Lucio Fontana a Paolo Scheggi. E non delude mai nemmeno ABC Arte, con una rigorosa selezione di maestri italiani, da Mario Schifano ad Arnaldo Pomodoro.

 

Galleria ABC, Miart 2025

 

Sprizza energia da tutti i pori lo stand di Wizard Gallery, che peraltro ha festeggiato i 20 anni di attività con una frenetica festa nella serata dell’opening. Sempre raffinate le scelte di Primo Marella Gallery, fra Agostino Arrivabene a Ruben Pang, così come quelle di Dep Art, sempre posizionata su un raffinato minimal-concretismo. Full immersion nel novecento italiano da Dellupi Arte, con un riuscito mix di maestri come Piero Dorazio, Mattia Moreni, Giuseppe Santomaso, Gino Severini, Emilio Vedova. Stessa atmosfera da Farsetti, fra Lucio Fontana e Agostino Bonalumi.

 

Wizard Gallery, Miart 2025

 

Se Cardi onora alla grande gli annunci con la nuova collaborazione con Ugo Rondinone, Cortesi Gallery omaggia – fra l’altro – Consagra rilanciando la personale nella galleria milanese. Rispetta la propria “nicchia” la Galleria Antonio Verolino, da tempo punto di riferimento per i tappeti d’artista, qui con uno straordinario pezzo firmato Max Ernst. Anche la Galleria Poggiali omaggia un grande nome come quello di Claudio Parmiggiani, affiancato da opere di Eliseo Mattiacci e Goldschmied & Chiari. Non mancano grandi gallerie internazionali con un occhio ai grandi nomi italiani: da Ben Brown, che mette in parete una bella selezione di Alighiero Boetti, a Sprovieri + Sadie Coles HQ, con imperdinili pezzi di Fontana, Kounellis, Consagra.