Shozo Shimamoto | Samurai, acrobata dello sguardo: Shozo Shimamoto: solo show curated by Achille Bonito Oliva
Past exhibition
13 Novembre 2008 - 8 Marzo 2009
Dal 13 novembre 2008 fino all'8 marzo 2009, il Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce ha presentato una mostra antologica dell'artista giapponese Shozo Shimamoto, curata da Achille Bonito Oliva e organizzata da ABC-ARTE, diretta da Antonio Borghese.
Shozo Shimamoto è stato uno dei protagonisti più significativi della ricerca visiva contemporanea. La sua produzione è iniziata in Giappone con il movimento Gutai nei primi anni Cinquanta ed è proseguita nel tempo con un crescente consenso a livello internazionale.
Il movimento, sorto in Giappone nel 1954, si indirizzava ad un fare artistico collegato alla "pittura-azione", utilizzando forme espressive come happening e performance "per una messa al bando del pennello", come lo stesso Shimamoto intitola il Manifesto della sua poetica nel 1957.
Per "liberare il colore dal pennello" gli artisti del gruppo Gutai lo hanno sostituito con qualsiasi strumento possa esaltare la qualità della materia colorante, come mani, piedi, pattini, giocattoli, annaffiatoi, cannoni.
Shimamoto, inventore di un nuovo modo di concepire la pittura, animatore di forme spettacolari e multimediali, creatore di un ponte ideale tra le avanguardie artistiche occidentali e la tradizione tipicamente giapponese della calligrafia zen, si è collocata in una posizione cruciale nella vicenda artistica contemporanea, divenendo, come scrive Achille Bonito Oliva, "un nomade samurai dell'arte che riesce ad andare a bersaglio, assistito dal caso intelligente di un processo creativo che vuole bucare l'inerzia del mondo e dare energia alla comunità degli uomini".
In occasione dell'inaugurazione della mostra, giovedì 13 novembre, alle ore 14.00, l'artista ha eseguito, presso Palazzo Ducale, la performance Shozo Shimamoto/Samurai, acrobata dello sguardo, che ha visto la partecipazione dell'artista Fluxus Philip Corner, con la collaborazione di Phòbe Neville. Durante la performance, organizzata da ABC-ARTE, il Maestro ha lanciato i colori direttamente sulla tela stesa al centro dei loggiati di Palazzo Ducale, dove i performer hanno orchestrato una fusione di suoni, colori e movimenti, di forte impatto vitalistico che rimane la cifra stilistica di Shimamoto.
Alla sua attività artistica Shimamoto ha legato un forte impegno per l'affermazione e la difesa della pace. La sua produzione pittorica vuole essere anche un modo per stimolare energie vitali in grado di sostenere un sentire pacifista: per questa ragione, nel 1996, è stato candidato al Premio Nobel per la Pace.
La mostra si è svolta sotto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Liguria, del Comune di Genova e del Consolato Generale del Giappone.