La mostra ha ripreso alcuni dei temi principali sviluppati da Nanda Vigo nel corso della sua attività, dalle opere iniziali degli anni ’60 (Cronotopi) ai lavori più recenti (Deep Space), di cui ha esposto le prime variazioni nel 2013. Il titolo LIGHT TREK suggerisce questa traiettoria di luce che da sempre la guida e che nell'esposizione è rappresentata da quattro espressioni emblematiche del suo lavoro: 1) i Cronotopi degli anni '60, che oggi sono esposti al Guggenheim Museum di New York nella mostra 'ZERO: Countdown to Tomorrow, 1950s "60s" dal 10 ottobre al 7 gennaio 2015; 2) i Light Trees, che determinano uno degli assi principali della ricerca dell'artista negli anni '80 e segnano un periodo transitorio, in cui tecnologia e poesia si affrontano per trasmettere al meglio l'espressione delle forze vitali e l'aspirazione alla verticalità emblematica dell'albero; 3) le Light Progressions, che appartengono a un progetto elaborato all'inizio degli anni '90 e che trova ancora oggi innumerevoli variazioni, collegano i principi cronotopici a una ricerca sulla simbologia dei segni in un lavoro sulla luce di forte suggestione visiva; 4) infine le opere appartenenti al ciclo Deep Space, apparse recentemente: attraverso la loro triangolazione direzionale e l'irraggiamento sfumato che le circonda esse generano un'impressione di immaterialità che sembra proiettarle in uno spazio stellare.
Questa mostra ha illustrato la forza creativa di Nanda Vigo la quale, a partire dagli anni '60, secondo una pratica in continuo rinnovamento, lontana dagli stereotipi e dai marchi di fabbrica, ha prodotto un'opera considerevole che ha influenzato una generazione di artisti e designer con la sua originalità e la sua esemplarità. La pratica singolare della sua arte esalta il suo lavoro sullo spazio che unisce nelle sue opere l'immaterialità dei giochi di riflessi e di luce, di trasparenza e di illusione soggettiva. Sempre all'avanguardia delle ricerche artistiche, Nanda ha saputo collaborare con le personalità più insigni del mondo dell'arte del suo tempo, restando tuttavia fedele alle sue aspirazioni fondamentali. Il suo obiettivo mira a superare le contingenze tecnologiche, di cui fa uso con la massima esperienza, sapendo coglierne i valori più immateriali allo scopo di annullare ogni concetto di materia e raggiungere un ideale di natura filosofica e spirituale. Il suo lavoro si rivolge, di conseguenza, ai centri di percezione sensoriale come vettori di informazioni di ordine mentale e psicologico. Nanda ha sempre privilegiato la sperimentazione e l'esplorazione di vie nuove: performance, installazioni, happening fanno parte del suo linguaggio artistico, parallelamente all'esercizio dell'architettura che l'ha naturalmente condotta verso il design. Il suo lavoro rivela l'essenza della forma e della luce da cui ha saputo trarre opere uniche, atemporali, al di fuori di ogni definizione estetica, in grado di interagire, attraverso il loro irraggiamento, con le vibrazioni invisibili del mondo.
In occasione della mostra è stato editato il libro d'arte "LIGHT TREK", curato da Nanda Vigo e contenente il testo di Dominique Stella e le immagini delle opere in mostra.