E' in corso fino al 30 agosto la mostra personale di un giovane artista contemporaneo, Paolo Bini, diviso tra l'Italia, il Sud Africa e l'Europa, paesi dei quali ha assorbito colori e spirito innovativo che ha fatto suoi e trasformato nella sua singolare espressione artistica.
Altrettanto singolare quanto inaspettata è la location in cui poter ammirare i suoi lavori: la nuovissima boutique monomarca di Maryling di piazza Gae Aulenti a Milano, un spazio completamente innovativo che unisce food, abiti, accessori e arte in uno spazio enorme che testimonia quanto il futuro sia nella sinergia, quanto sia importante dare al pubblico la possibilità di scoprire altro da ciò che sta cercando, sorprenderlo portandolo per mano al di là dei confini tradizionali entro i quali tutto si è mosso fino a oggi.
Dunque andare oltre il visibile è già ciò che rappresenta il nuovo concetto di store che in questo caso viene ampliato anche dalle opere di Bini, opere in cui tutto sembra nascosto tranne i colori, metafora di ciò che per lui è la vita, misteriosa, a volte indecifrabile ma mai monocroma.
L'artista parte sempre da immagini reali, un paesaggio, dei volti che poi vengono meticolosamente nascosti sotto una struttura schematica fatta di righe, orizzontali o verticali, per creare la quale utilizza moduli di carta gommata dipinti fascia a fascia, a volte in colori variopinti, altre con unico tono dominante, attraverso cui desidera spingere l'osservatore a interrogarsi sul concetto che c'è dietro lo schema stesso.
Le immagini colte dallo sguardo e dall'emozione, stratificate dietro i veli della memoria che tutto nasconde ma che poi in un attimo rivela, scopre l'enigma che è un po' presente nell'uomo moderno, quello tra l'essere e l'apparire, tra il mostrare e il nascondere, tra ciò che si è fuori e ciò che si è dentro.
Si respirano tutti i colori del Sud Africa entrando nell'area della boutique riservata alla mostra di Paolo Bini, uno spazio che sarà dedicato a molte altre esposizioni curate dalla Abc Arte, galleria genovese che da sempre insegue il sogno di rompere i confini e portare l'arte dove non ci sia aspetta di trovarla costituendo così, perché no, un'ottima opportunità per appassionarsi e lasciarsene conquistare.