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È in corso dallo scorso 17 novembre per concludersi domani la nuova edizione in presenza di Art Cologne: 150 gli espositori, provenienti da 20 Paesi per un percorso espositivo che si dipana su due piani. L’Italia è rappresentata da una pattuglia di gallerie che comprende 10 A.M. ART, ABC-ARTE, Galleria Continua, Galerie Rolando Anselmi, Dep Art Gallery.
ABC-ARTE presenta una selezione di lavori di Giorgio Griffa, Tomas Rajlich e Nanni Valentini. Tre artisti che ha promosso nella mostra “MAKE IT NEW! Tomas Rajlich e l’arte astratta in Italia” al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova. Partendo da Tomas Rajlich, internazionalmente riconosciuto come una delle più influenti figure della pittura astratta europea, l’ampia mostra ha approfondito una linea dell’astrattismo italiano, da un’introduzione al concretismo degli anni trenta fino al secondo dopoguerra, dalle ricerche percettiviste e preconcettuali degli anni sessanta all’arte optical e alla nuova pittura dagli anni settanta e ottanta.
ABC-ARTE
10 A.M. ART propone, invece, un solo show di Luigi Veronesi. Il progetto segue tutte le fasi e le poliedriche “esplorazioni” di questo straordinario artista, spaziando dalla pittura alla scenografia, al cinema, alla “visualizzazione della musica” attraverso un sistema di forme e colori da lui sviluppato, alle incisioni, alla grafica, alla fotografia e alle arti applicate. Il booth mette in luce l’arte degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta attraverso dipinti e fotografie selezionate.
10 A.M. ART
10 A.M. ART
In questa edizione Dep Art Gallery è all’interno della sezione Collaborations, condividendo lo spazio con Rolando Anselmi Galerie: è interessante il dialogo instaurato tra un maestro della video arte come Tony Oursler (che rappresentano da qualche anno) e un artista giovane, ma già ampiamente affermato come Guglielmo Castelli. “È stimolante il confronto con una galleria quale quella di Rolando Anselmi, che ha la sede sia a Roma che a Berlino: ci permette di parlare di similitudini e differenze tra Milano e Roma, di rapportarci in termini generali sulle differenze tra il sistema tedesco e quello italiano e di farci crescere vicendevolmente, come ogni galleria dovrebbe fare con i propri colleghi. Solo attraverso questi continui scambi propositivi si può migliorare la propria professionalità in un settore in rapida evoluzione come il nostro”, dichiara Antonio Addamiano, direttore Dep Art Gallery.
Dep Art Gallery
Dep Art Gallery
Art Cologne: le impressioni a caldo dei galleristi italiani
Antonio Addamiano, direttore Dep Art Gallery, con l’opera Ghostop di Tony Oursler (1957) già venduta, quella più importante del suo stand, ci racconta: “Per quanto riguarda la fiera, possiamo dire che, nonostante il numero di casi in Germania a causa della recente nuova ondata di Covid-19, l’atmosfera non ne sta risentendo. Certamente ci saremmo aspettati più visitatori, ma ciononostante la qualità delle persone presenti in fiera è di alto livello, cosa di cui siamo sempre molto soddisfatti. Tra l’altro, ci piace ricordare che Art Cologne ha omaggiato tutti gli stand di un’importante scontistica sul prezzo totale, e questo grazie all’intervento del Governo tedesco, sempre molto attento alle dinamiche che intercorrono all’interno sistema dell’arte nazionale e internazionale. Questo ci fa riflettere su ciò che possiamo migliorare nel nostro Paese, perché sono confronti fondamentali per incrementare la presenza italiana su palcoscenici di livello internazionale. Proprio per questo, possiamo dire che siamo orgogliosi di rappresentare l’Italia e la città di Milano all’interno di una manifestazione prestigiosa, vero punto di riferimento per collezionisti, galleristi, direttori museali e curatori tedeschi, che si trova ad accogliere ogni anno colleghi provenienti da ogni parte della Germania e d’Europa”.
“Abbiamo riscontrato un interesse notevole su tutti e tre gli artisti che abbiamo portato in fiera”, afferma Antonio Borghese, titolare di ABC-ARTE. “Ma mi ha colpito, in particolare l’attenzione che è stata rivolta a Nanni Valentini, che manca con progetti espositivi dalla Germania da oltre quarant’anni. Tomas Rajlich conferma il suo robusto collezionismo middle-europeo. Il mercato di Giorgio Griffa è in fermento anche da queste latitudini, ulteriormente acceso dal prossimo appuntamento espositivo dell’artista, nel 2022, al Centre Pompidou. Torneremo, quindi, senz’altro ad Art Cologne il prossimo anno!”.