Arte Fiera 2024 convince tutte le anime
Sara Stoisa, Collezione da Tiffany, Febbraio 5, 2024
Era partita con le migliori premesse la 47esima edizione di Bologna Arte Fiera e si è conclusa confermando le aspettative.
La fiera bolognese, che si è chiusa ieri sera, quest’anno ha festeggiato i 50 anni dalla nascita dell’idea.
Per celebrare questo traguardo si è impegnata su diversi fronti: ha stampato un francobollo dedicato, ha curato l’organizzazione di una mostra e la relativa pubblicazione di un catalogo con fotografie storiche curata da Clarissa Ricci, con la collaborazione di ANGAMC, l’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna. E per non farsi mancare nulla, ha dato spazio al ritorno di grandi gallerie che hanno dato lustro al percorso come Lia Rumma, vincitrice del premio ANGAMC per la carriera, Sprovieri, Franco Noero e tanti altri.
Confermata la location della scorsa edizione (i Padiglioni 25 e 26) e proseguito il percorso virtuoso del 2023 con la direzione artistica di Simone Menegoi e la direzione operativa Enea Righi che hanno, a detta di tutti, con grande intuizione e davvero un gran lavoro strategico, risollevato la Fiera.
New entry del gruppo di curatori il critico e storico dell’arte Alberto Salvadori, messo a capo della sezione multipli di cui si è registrato davvero un buon successo. Questa sezione è stata fortemente voluta dal Direttore Menegoi non solo per coinvolgere nuovi attori, ma soprattutto per iniziare a crescere nuovi collezionisti e – a detta dello stesso Direttore – “per rendere la fiera maggiormente inclusiva e adatta a tutte le tasche”.
Galleria ABC _ ARTE: sullo sfondo l’opera Cielo abitato (1985), 14 el. fotografia e sculture in legno di Michele Zaza
196 gli espositori che quest’anno hanno partecipato con la scelta di un giusto mix tra grandi classici e nuovi nomi. Una fiera che ha visto gallerie e artisti per lo più nazionali ma che è stata pensata con cura ottenendo come risultato una selezione di qualità senza troppe ripetizioni e che ha premiato alla grande chi ha fatto scelte di ricerca e stand monografici.
Alla Main Section di Arte Fiera, suddivisa come sempre fra arte storicizzata e contemporaneo, si sono affiancate tre sezioni curate e su invito: Fotografia e immagini in movimento, Pittura XXI e la sezione Multipli, appunto, che ha proposto opere in edizione, spaziando dal libro d’artista al design d’autore.
Nella sezione Fotografia l’artista Marco Palmieri, che ha esposto con Antonia Jannone disegni di architettura, racconta il pubblico di quest’anno: “sono riuscito a vendere le mie opere sia ad un collezionista affermato, un marchese, sia ad una pensionata al suo primo acquisto d’arte: davvero una fiera alla portata di tutti”.
Questo il sentimento diffuso: un pubblico che ritorna con voglia a Bologna, un pubblico colto, magari non sempre pronto a spendere in un clima globale di incertezze, ma competente e interessato. Un pubblico anche giovane: molte gallerie raccontano di aver lavorato bene con la nuova generazione pronta a spingersi oltre e ad iniziare un percorso insieme.
Anche da un confronto con Sirio Ortolani, presidente di ANGAMC, si percepisce il clima positivo nonostante il periodo di crisi che il mercato dell’arte sta vivendo in questo preciso momento storico. Arte Fiera, infatti, continua a posizionarsi come un’eccellenza a livello nazionale anche grazie al dialogo costante con gli addetti ai lavori e alla città che risponde bene al richiamo: notte bianca sabato sera con tutte le gallerie cittadine aperte e gran fermento nel centro storico.
“Non c’è stato nemmeno un giorno di rallentamento come nelle altre fiere”, afferma Alessandra Minini che ha chiuso la fiera soddisfatta di vendite e pubblico accolto.
A conti fatti una fiera che ha confermato le aspettative, una fiera di qualità che ha saputo attrarre un buon pubblico in un periodo globale difficile per il mondo dell’arte.
Il direttore artistico Simone Menegoi condurrà la fiera anche il prossimo anno e possiamo dire che il suo obiettivo di “consegnare una Fiera rigenerata” già quest’anno sia stato raggiunto.