ABC-ARTE CELEBRA MARIO SCHIFANO CON UNA RETROSPETTIVA

 

 

 

La mostra, che si svolge nelle sedi di Genova e Milano, è incentrata sulla correlazione tra la produzione fotografica e pittorica di Schifano negli anni Sessanta e prevede ventinove monocromi accompagnati da una selezione di stampe e diapositive provenienti dal fondo fotografico di Rinaldo Rossi, amico dell’artista. L’intreccio tra questi due medium crea un affascinante connubio artistico e un coinvolgente dialogo visivo, evidente nella sintesi cromatica e nell’impostazione compositiva.

 

I dipinti rappresentano istantanee mentali e visive, risultato di un processo di costruzione dell’immagine che si sviluppa e si rafforza mediante la pratica fotografica. Con questo approccio, l’artista coglie le tonalità, le gradazioni e le sfumature della realtà, trasponendole sul supporto cartaceo in modo mai meccanico o intenzionale, ma istintivo. L’elemento reale costituisce una fonte di ispirazione e la sua percezione diviene il fulcro dell’opera di Schifano, dove il quotidiano assurge a protagonista e le esperienze vissute fungono da propulsore della sua identità artistica.

 

Il titolo stesso della retrospettiva sottolinea il profondo senso di evoluzione intrinseco nel lavoro di Mario Schifano, autore di immagini sia statiche sia in movimento. La macchina fotografica, fedele compagna fin dai suoi primi viaggi, inizialmente in formato 6×6 e 35 mm e successivamente anche polaroid, ha ampliato la sua portata espressiva. Come fotografo ha creato un ricco campionario visivo, diventato terreno fertile anche per le creazioni pittoriche seguenti.

 

 

All’interno della mostra, le immagini fotografiche affiancano le superfici monocromatiche. La selezione esposta proviene dalla vasta produzione di Schifano, concentrata soprattutto tra il 1963 e il 1970, periodo del suo soggiorno a New York che gli permise di entrare in contatto con numerosi artisti come Robert Rauschenberg e Andy Warhol, dalla cui frequentazione è plausibile che gli derivò l’uso del mezzo fotografico.