Nanni Valentini. Altre trasparenze, altre terre. Una lettura contemporanea

GENOVA | ABC -ARTE | Fino al 21 novembre 2024
Francesca Di Giorgio, Espoarte, Novembre 7, 2024
Nanni Valentini. Altre trasparenze, altre terre è la quarta mostra curata da ABC-ARTE sull’artista pesarese, prematuramente scomparso nel 1985, ed è in quel particolare aggettivo “altre” che dobbiamo soffermare la nostra attenzione per comprendere da cosa nasce una nuova mostra su un autore molto seguito e amato dalla galleria genovese.
Una personale che, ancora una volta, nasce dal costante dialogo tra l’Archivio Nanni Valentini e la galleria. Un modus operandi consolidato e non trascurabile, anzi fondamentale, sia per chi incontra il lavoro di Valentini per la prima volta sia per chi, come me, quelle esposizioni sull’artista le ha viste tutte, o quasi.
Sono nate così negli anni mostre importanti che disegnano un percorso nel pensiero e nell’azione di Valentini: L’interspazio tra il visibile e il tattile, retrospettiva dedicata a Valentini nell’autunno inverno 2019/2020; Where the unmeasurable meets the measurable, collettiva che includeva anche Valentini da gennaio a giugno 2020 e Verso l’Annunciazione. Nanni Valentini. Gli anni ultimi anni  (2021/2022) quest’ultima ricostruiva, con l’aggiunta di pochi pezzi, la quasi totalità della mostra del 1984, al PAC di Milano, un riconoscimento alla “riscoperta” dell’opera di Valentini avvenuta proprio negli ultimi anni.
 
 
Perché un archivio è cosa vivissima e va perennemente interrogato per far emergere lati in ombra a volte trascurati e ancora, e ben più importante, per far parlare le opere di un artista tra di loro svelando l’essenza stessa di una personalità e di una intera ricerca. Ed è quello che accade al primo piano di via XX Settembre 11/A, accompagnati negli spazi di ABC-ARTE da una luce e una vista spettacolari, sull’arteria principale del centro di Genova.
È Antonio Borghese, direttore di galleria, ad approfondire questi aspetti: “Il progetto della galleria è quello di rivisitare in chiave contemporanea i grandi artisti del passato. Il rapporto con gli artisti rappresentati è solido, trasparente e chiaro. Con Nanni Valentini, ad esempio, abbiamo avviato la collaborazione nel 2019, riconoscendo in lui un artista che incarnava pienamente lo spirito della galleria. Valentini è un artista importantissimo, il suo lavoro sulla terracotta può essere paragonato solo a quello di Fontana e Leoncillo. La sua eredità è cruciale per la storia dell’arte e il suo talento ha ispirato artisti che oggi hanno valutazioni di mercato persino più alte della sua”. A questo proposito Borghese ricorda: “Abbiamo sostenuto e reinterpretato il lavoro di Valentini con una chiave di lettura contemporanea e un approccio più fresco, posizionandolo nel contesto di una rivalutazione complessiva dei grandi maestri internazionali nel campo della scultura. Grazie a questo lavoro, abbiamo riscontrato un notevole interesse tra i collezionisti. Valentini è un esempio tipico di come l’arte sia spesso più forte del mercato, e proprio per questo il mercato ha bisogno di figure come lui. In questa mostra ci concentriamo non solo sulle sue iconiche terrecotte, ma soprattutto sugli inediti ritrovamenti delle Trasparenze, opere che testimoniano anche il lato pittorico del suo talento oltre a quello scultoreo”.
 
 
Così, per chi cammina tra le opere esposte in galleria è bene sapere che queste segnano un altro percorso, all’incrocio tra passato e presente, ancora tutto da costruire, come racconta sempre Antonio Borghese: “Siamo attualmente in una fase intermedia di sviluppo del lavoro su questo grande protagonista del Novecento. Oggi ci troviamo davanti all’interesse di importanti musei internazionali, che ci stanno contattando per valutare la possibilità di una retrospettiva su Valentini. Sappiamo che anche l’archivio sta rispondendo positivamente a queste richieste. È il lavoro classico del gallerista, diverso da quello che facciamo con i giovani artisti viventi: qui si tratta di una ricerca intensa e forse di una sfida ancor più grande. Una delle prime iniziative che abbiamo intrapreso con la galleria è stata quella di affiancare Valentini a chi lo ha conosciuto meglio, come il professor Flaminio Gualdoni, curatore scientifico dell’Archivio Nanni Valentini. È stato proprio Valentini a mostrare il suo lavoro a Gualdoni, che oggi lo conosce in modo profondissimo e che è stato la nostra prima guida verso la conoscenza di questo grande artista”.
 
 
In riferimento a quanto ricordato da Borghese sul rapporto di Valentini e i “colleghi” a lui contemporanei, negli anni maturi della sua biografia troviamo, infatti, incontri importanti che definiscono la sua figura di artista senza mai però chiuderla o incasellarla. Mi riferisco agli scambi e alle amicizie con Scanavino, Tancredi, Arnaldo e Giò Pomodoro, Ettore Sottsass e Lucio Fontana, che gli organizza la prima personale milanese all’Ariete nel 1958.
Ma, dicevamo, altre trasparenze e altre terre... racconta le due anime, “terrestre” ed “aerea”, di Valentini legato alla terra intesa come materiale greve e atavico richiamo alle sue origini marchigiane: quelle crepe o “crateri” nelle grandi o piccole sculture potrebbero richiamare, forse, alla fragilità della sua terra d’origine segnata da sempre da eventi tellurici traumatici? Oppure ancora alla capacità della luce di passare e lasciar intravedere altri spazi vitali non solo al di là di una garza di juta pigmentata di un blu profondissimo o di un bianco lattiginoso − Trasparenze come cieli squarciati, come ideali porte o finestre − ma anche attraverso la terracotta che nei suoi lavori più grandi, come Il focolare di Hestia (1985) − riferimento alla dea greca del focolare e della casa, tema caro a Valentini − installato in una delle tre sale della galleria, ricorda una distesa desertica, arsa dal sole, ma in cui si apre un varco, pozzo verso una dimensione altra della materia, certo, ma anche del pensiero.
Perché il pensiero per Nanni Valentini costruisce al pari della materia.
 
 
Nanni Valentini: Altre trasparenze, altre terre
a cura di Flaminio Gualdoni
26 settembre – 21 novembre 2024
ABC-ARTE
via XX Settembre 11/A, Genova
Orari: mar – sab: 09.30 – 13.30  14.30 – 18.30
dom – lun: su appuntamento