“Alcuni moderni eccellenti nelle arti loro: questo il titolo della nuova mostra della galleria genovese, con quattro artisti fra pittura e scultura
“Le immagini trovano la loro ragione d’essere opera d’arte solo nel momento dell’abbraccio erotico con le materie”. È questo il “fare arte” secondo Marco Tirelli, espresso nella presentazione della nuova mostra della galleria ABC-ARTE a Genova. Si intitola “Alcuni moderni eccellenti nelle arti loro”, e prende spunto dalle parole di Giovanni Paolo Lomazzo, pittore e teorico attivo nel tardo ‘500. Che fra questi esimi creatori includeva “pittori, scultori, architetti, matematici, intagliatori di stampa e di arte così in legno come in rame e ferro, orefici”. A proporre una lettura di queste tesi l’esposizione chiama quattro artisti: Tomas Rajlich, Jerry Zeniuk e Salvatore Cuschera, oltre al citato Tirelli.
Il fare arte “inteso come gesto fisico, sapere tecnico e, allo stesso tempo, ricerca concettuale”. A voler ribadire che le qualità nelle arti visive, nonostante l’acquisita centralità dell’aspetto concettuale, non possono mai prescindere dagli aspetti formali tangibili. Ecco dunque i lavori di Rajlich (1940) e Zeniuk (1945), il quale ha scritto: “Mi interessa il come vedere. Vedere è pensare. I pittori sono artisti concettuali”. Ecco i dipinti quasi metafisici di Tirelli, e le lamiere agglomerate di Cuschera (1958), scultore che da sempre “pensa e vive ferro”. Mostra visibile fino al 12 aprile: noi eravamo alla preview, ecco qualche immagine…
