Le opere di PInelli , Viallat ed Erben documentano l'evoluzione della pittura analitica, dagli anni 70 ad oggi. L'apppuntamento é a Genova, da ABC-ARTE
Tra i massimi esponenti della pittura analitica, Pino Pinelli, Claude Viallat e Ulrich Erben espongono le loro opere alla galleria ABC Arte di Genova, in occasione della collettiva “La pittura in sé”, curata dallo storico dell’arte Dominique Stella. Forma, colore, superficie: il titolo stesso della mostra sintetizza le caratteristiche di una grammatica pittorica semplice ed essenziale.
Catanese, Pino Pinelli si trasferì a Milano negli anni ’60, affascinato dalla vivacità culturale del capoluogo lombardo e dalla produzione di artisti come Lucio Fontana e Piero Manzoni. Da allora non ha mai smesso di sperimentare. Nel decennio successivo abbandona il supporto e crea le prime “disseminazioni”, opere in cui la pittura è ridotta a frammenti monocromi disposti sulle pareti. “Cerco di scrivere una nuova sintassi del dipingere”, spiega. Ancora oggi composizioni come Pittura G (2006) e Pittura R (2009) enfatizzano il gioco della forma e del colore dilatati nello spazio.
Il francese Claude Viallat trae ispirazione dalla corrente americana del Color Field. Utilizza tele sagomate, prive di cornice: il colore è il vero soggetto delle sue opere. “Dipingo la pittura” è il suo aforisma più noto.
Il tedesco Ulrich Erben realizza dipinti basati sull’astrazione geometrica con variazioni cromatiche e textures che indagano i rapporti tra spazio, luce e materia. I prezzi vanno da 12 a 50mila euro per le opere di Pino Pinelli; da 6 a 55mila euro per Claude Viallat; da 8 a 30mila euro per le composizioni di Ulrich Erben.
“La pittura in sé” a cura di Dominique Stella galleria ABC Arte via XX settembre 11 A Genova fino al 12 giugno
LA PITTURA IN SÉ, VEDUTA DELL'ALLESTIMENTO, GALLERIA ABC ARTE, GENOVA, 2015.