HA usato gli strumenti più comuni - il pettine, l'ombrello, l'abaco (o se si preferisce il pallottoliere, di cui è comunque parente) - nonché le mani. Ancor più la testa, sociologo e pedagogista invaghitosi dell'arte. A Yasuo Sumi (1925-2015) Abc Arte dedica sino a maggio una importante (e fresca) antologia articolata in una settantina di opere dagli esordi nel Gruppo Gutai fondato nel 1954 in Giappone da Jiro Yoshihara e Shozo Shimamoto (a Genova nel 2008 tra Villa Croce e piazza Matteotti con una spettacolare performance). "Nothing But The Future" a cura di Flaminio Gualdoni testimonia la ricerca di un artista capace di coniugare avanguardia e tradizione, in una pittura (non solo) di forte impatto materico. «Quando creo le mie opere - scriveva Sumi - i miei sentimenti sono un mix di disperazione, assenza di gravità e responsabilità. Disperazione è per me la condizione di completa libertà spirituale in cui divento libero da ogni limite e anche la mia capacità di per sé diventa infinito . Assenza di gravità è il rifiuto del passato . Nella società umana ci sono sempre stati molti codici , le leggi e le regole. Il rifiuto di tutte quelle regole non è altro che il futuro . Infine , per irresponsabilità voglio dire il ritorno alla vera forma umana. In altre parole, se i vincoli della società e quelle della famiglia non esistono, credo che in quelle condizioni sarebbe tutto irresponsabile». Abc Arte, via XX Settembre 11A (a fianco del Mercato Orientale), dal lunedì al venerdì 9.30-13.30 e 14.30-18.30, ingresso libero.
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IN MOSTRA
Una delle opere di Yasuo Sami in mostra alla galleria Abc Arte di via Venti Settembre, a due passi dal Mercato Orientale. Sotto l'attrice e imitatrice Virginia Raffaele, attesa all'Ariston