e opere dell’artista giapponese Yasuo Sumi (Osaka, 1925-2015) coprono con un certo dinamismo le pareti della Galleria ABC Arte, che presenta per la prima volta un’importante retrospettiva in suo onore, a cura di Flaminio Gualdoni. Scomparso lo scorso ottobre all’età di 90 anni, Sumi è stato uno dei maestri del Gruppo Gutai, alle cui mostre prese parte dalla prima, nel 1955 – l’anno dopo la fondazione ufficiale –, fino alla 21esima.
Vero e proprio action painter, defilato rispetto alle personalità preponderanti del Gutai, come Shimamoto e Yoshihara, Sumi indossava sempre, durante le sue performance, i sandali giapponesi in legno. Questi
sono diventati elementi simbolici del suo fare artistico, insieme ad altri oggetti del quotidiano, come l’ombrello o il pettine, usati per creare nei suoi lavori linee di energia o movimenti frenetici, volti a infrangere anche la superficie della carta o della tela.