Zé Tepedino. Fresta

a cura di Domenico de Chirico
ABC-ARTE, 2024
Questo volume ripercorre la personale dell'artista brasiliano Zé Tepedino, svoltasi nelle due sedi della galleria ABC-ARTE a Genova e a Milano nell'estate 2024.
 
Zé Tepedino, grande sostenitore della poetica autoctona - espressione culturale unica e significativa volta a riflettere le tradizioni, le peculiarità, le credenze, le mitologie e le esperienze di un dato popolo - attraverso la sua pratica - autentica, volutamente priva di orpelli e fortemente identitaria - intende trasmettere un personalissimo e profondo senso di connessione con la terra e con la storia del suo paese natio.
 
Invero, il suo lavoro inizia sovente con un'attenta osservazione di tutto ciò che lo circonda: nelle sue esplorazioni quotidiane a Rio de Janeiro, si imbatte in materiali, spazi e situazioni prosaiche che vengono scelti per essere poeticamente rivisitati, riorganizzati o semplicemente portati alla luce. Muovendosi agilmente tra la calma della spiaggia e il caotico centro cittadino, ricombina i diversi elementi che trova col fine ultimo di cercare di trovare relazioni plausibili tra di loro.
 
Così, attraverso semplici operazioni congeniali e mediante l'utilizzo di tecniche differenti, spaziando dal cucito all'assemblaggio e dalla pittura e alla scultura, Tepedino intende creare arrangiamenti, sempre nuovi e sorprendenti, che possano offrire una nuova percezione di tutto ciò che pare conosciamo già troppo bene.
 
Mediante un processo di elaborazione segnatamente gestuale, nel tentativo di riorganizzare al meglio materiali, colori e forme, all'interno dello spazio in cui tutto avviene, e cercando, inoltre, di formalizzare idee variabili sull'eterogeneità di tempi e tradizioni, egli intende scandagliare infinite possibilità di vedere, leggere e vivere il mondo che ci circonda, finanche in tutto il suo potenziale semantico.
 
Ed è sulla base di tali presupposti che nasce Fresta - sostantivo portoghese il cui corrispettivo in italiano è fessura - questo nuovo capitolo espositivo eterogeneo, pensato ad hoc per entrambe le sedi espositive di ABC-ARTE, caratterizzato da tagli precisi, fenditure attraverso cui si può scorgere un paesaggio fantastico, fatto di colori che, assommandosi, si intersecano amabilmente con qualcosa che sa di infinitamente più grande.
 
Questo attraversamento viene guidato da linee rette, tagli e sovrapposizioni che puntano unanimemente all'astrazione e che ci trasportano inevitabilmente in una dimensione particolarmente indefinita, laddove forma e dimensione acquistano via via sempre più autonomia così da generare il dispiegarsi di una nuova ricomposizione poetica della realtà.